La First Lady di El Salvador e l’Ambasciatore d’Italia inaugurano un progetto di cooperazione per la salute materno-infantile “Nascere con Affetto”

San Salvador, 16 maggio 2025. La First Lady della Repubblica di El Salvador, Gabriela de Bukele, e l’Ambasciatore d’Italia a San Salvador, Paolo Emanuele Rozo Sordini, hanno inaugurato ieri la nuova iniziativa di cooperazione “Nascere con Affetto” per ridurre la morbilità e la mortalità materna e infantile.

L’iniziativa si ispira all’omonima legge salvadoregna, promossa dal Gabinetto della First Lady come parte del processo di trasformazione del sistema nazionale di salute materno-infantile in El Salvador.

«Continueremo a lavorare fianco a fianco con il Governo italiano, con i nostri partner e alleati, per continuare a rafforzare le capacità del nostro personale di salute e garantire le attrezzature necessarie nelle nostre strutture sanitarie. Grazie per accompagnarci in questa missione e condividere la nostra convinzione che i bambini meritano di nascere “con affetto”, perché questo è un impegno di tutti», ha dichiarato la First Lady Gabriela de Bukele.

Il progetto “Nascere con Affetto”, finanziato con un importo di 3.5 milioni di euro dal Governo italiano, tramite la sua Ambasciata a San Salvador e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), è realizzato dall’Università di Pavia in stretta collaborazione con il Gabinetto della First Lady e il Ministero della Salute di El Salvador. L’obiettivo del progetto è ridurre la morbilità e la mortalità materna e infantile associate ai parti prematuri e alle malformazioni congenite, in un’ottica di diritto alla salute.

«Vogliamo che questo progetto non sia solo una risposta tecnica. Aspiriamo a che diventi uno strumento di vera trasformazione, per costruire un sistema sanitario più forte, più umano e giusto, dove la qualità dell’assistenza si combini con il rispetto per la dignità di ogni persona», ha dichiarato l'Ambasciatore Rozo Sordini.

L'iniziativa contribuirà alla formazione di professionisti sanitari salvadoregni, attraverso tirocini di breve e lunga durata in Italia. Questi programmi di formazione copriranno discipline pediatriche chiave come neuropsichiatria, biologia molecolare, neonatologia, ostetricia, genetica, oftalmologia e gastroenterologia, tra le altre.

Inoltre, è previsto l'acquisto di attrezzature mediche altamente specializzate per un valore di circa 1.5 milioni di euro, al fine di rafforzare le capacità diagnostiche precoci e di trattamento del sistema nazionale di salute materno-infantile.

Durante i tre anni di durata del progetto, saranno effettuate anche trenta missioni tecniche da parte di specialisti italiani di alto livello, che lavoreranno direttamente sul territorio salvadoregno per supportare attività di formazione, valutazione clinica e scambio di conoscenze.

L'Ambasciatore Rozo Sordini ha sottolineato che il progetto beneficerà del contributo significativo di soci strategici, come l'Ospedale Policlinico San Matteo di Pavia, l'Università Cattolica del Sacro Cuore e il Policlinico Gemelli di Roma, che rappresentano delle eccellenze italiane nella ricerca e nell'assistenza materno-infantile.

All'evento hanno partecipato circa 350 persone, tra cui numerose autorità, tra cui il Ministro della Salute, Francisco Alabí Montoya, il Ministro dell'Istruzione, Mauricio Pineda, la Direttrice dell'Agenzia Salvadoregna per la Cooperazione Internazionale, Karla de Palma, il Direttore dell'Ufficio AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli. Inoltre, erano presenti rappresentanti del corpo diplomatico e di organizzazioni internazionali, professionisti della salute e studenti.

Successivamente, si è svolto un congresso di alta rilevanza accademica, che ha riunito eminenti esperti italiani delle università italiane di Pavia e Tor Vergata di Roma, i quali hanno condiviso conoscenze specialistiche nei campi dell'epidemiologia, dell'urologia e della genetica.

A chiusura dell’evento, l'Ambasciatore Rozo Sordini ha espresso: «Questo congresso rappresenta un pezzo prezioso di un cammino che guarda al futuro. Il mio desiderio è che sia una nuova opportunità per i nostri Paesi di generare più sinergie, nuovi percorsi e, soprattutto, nuove vite accolte e protette con professionalità e dedizione».

Somos mujeres

Somos Mujeres

L'8 marzo celebriamo la Giornata Internazionale della Donna per rinnovare il nostro sostegno a favore dei diritti delle donne e per richiamare l'attenzione sull'importanza del fondamentale ruolo delle donne in ambito sociale, politico ed economico.

La Sede AICS di San Salvador lancia quest'anno la campagna "Somos Mujeres" per dare visibilitá alle storie di donne partecipanti alle iniziative finanziate dal Governo Italiano che contribuiscono all'uguaglianza di genere e all'empowerment femminile.

Storie di donne resilienti, capaci, emancipate e coraggiose.

Storie di donne che studiano e lavorano con passione come architette, dottoresse, geologhe, ingegnere e imprenditrici.

Storie di donne che ispirano.

#SomosMujeres

Mariana

Studentessa di Ingegneria Civile - Progetto "Semillas"

Karina

Giovane imprenditrice di San Miguel - Progetto "Semillas"

Emma

Dottoressa di San Miguel, in scambio al Policlinico San Matteo di Pavia - Progetto "Nascere con Affetto"

Giselle

Infermiera all'Ospedale Nazionale Zacamil, in scambio al Policlinico San Matteo di Pavia - Progetto "Nascere con Affetto"

Rebeca Aurora

Studentessa di Architettura all'UES, in scambio al Politecnico di Milano - Progetto "Centri Storici San Salvador e San Miguel"

Estela

Studentessa di Architettura all'UES, in scambio al Politecnico di Milano - Progetto "Centri Storici San Salvador e San Miguel"

Beralice

Studentessa di Architettura all'UES, in scambio al Politecnico di Milano - Progetto "Centri Storici San Salvador e San Miguel"

Ángela

Componente della Rete giovani CECOP di Cabañas - Progetto "Lempa Vivo"

Ruth

Studentessa di Geologia all'Universidad de El Salvador - Progetto "CASTES"

Yerlyn

Studentessa di Geologia all'Universidad de El Salvador - Progetto "CASTES"

Francisca

Associata alla Cooperativa Edilizia ACOVIAMFU - Progetto "Riqualificazione della funzione abitativa del Centro Storico di San Salvador"

Carolina

Avvocata e consulente del progetto "PODER"

Valeria

Partecipante in attivitá di formazione professionale del progetto "PODER"

Cecilia

Socia della Rete Hosagua - Progetto "MELyT"

Andrea

Leader della Rete Hosagua - Progetto "MELyT"

Primo Incontro Regionale su Giustizia Minorile Riparativa nei Paesi membri del SICA

Il 18, 19 e 20 febbraio 2025, si è tenuto a San José, Costa Rica, il Primo incontro regionale sulla giustizia minorile riparativa, un evento di portata regionale per il rafforzamento dei sistemi giudiziari in America Centrale.

L'incontro si è svolto nell'ambito del progetto “Promozione e rafforzamento della giustizia minorile riparativa nei Paesi membri del SICA” (AID 12792), finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano attraverso l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e realizzato dall'Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA) in coordinamento con la Segreteria Generale del Sistema di Integrazione Centroamericano (SG-SICA).

All'evento hanno partecipato esperti internazionali e regionali, con la partecipazione di delegazioni provenienti da Guatemala, El Salvador, Honduras, Costa Rica, Panama, Repubblica Dominicana e Belize (quest’ultima da remoto), che hanno condiviso conoscenze e buone pratiche per la costruzione di un modello di giustizia minorile riparativa adattato alla realtà centroamericana. Tra i presenti anche il Vice Ministro di Giustizia del Costa Rica, Juan Carlos Aguero, il Vice Ministro di Sicurezza della Repubblica Dominicana, Edwin Brito, oltre a numerose Autorità settoriali del sistema costaricano di giustizia.

Il forte impegno italiano su questa tematica è stato riaffermato dall’Ambasciatore d’Italia a San José, Alberto Colella, presente alla giornata inaugurale dell’evento. Anche il Direttore della Sede AICS di San Salvador, con competenza regionale su America Centrale e Caraibi, Paolo Gallizioli, ha sottolineato la determinazione nel rafforzare le strategie di prevenzione e lotta alla criminalità.

Presente all’evento anche Gianluca Guida, Direttore dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida (Napoli), che ha tenuto una conferenza sullo scambio di esperienze e buone pratiche tra il sistema di giustizia minorile italiano e quello centroamericano coordinato dal SICA.

Uno dei risultati più significativi dell'incontro è stata la creazione del Tavolo Regionale per la Giustizia Minorile, un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei tavoli di lavoro nazionali, che garantirà la continuità degli sforzi regionali. Questo nuovo spazio di coordinamento rappresenta un passo decisivo verso l'integrazione e la modernizzazione dei sistemi di giustizia minorile in America Centrale, promuovendo una visione comune e coordinata per affrontare le sfide del settore.

Un altro aspetto fondamentale dell'evento è stato lo scambio di esperienze nazionali. Ogni Paese ha presentato non solo lo stato attuale dei propri sistemi, ma anche le iniziative innovative sviluppate nel campo della giustizia riparativa. A seguire, attraverso un dialogo partecipativo, i rappresentanti delle delegazioni hanno lavorato all'identificazione degli elementi chiave per la costruzione di un modello regionale di giustizia riparativa.

Grazie a questo primo incontro, i Paesi membri del SICA hanno preso impegni concreti e hanno contribuito a trasferire metodologie riparative, gettando così le basi per un cambio di paradigma nell'approccio al trattamento degli adolescenti in conflitto con la legge nella regione.

Questo evento non solo segna un prima e un dopo nella giustizia minorile centroamericana, ma costituisce anche un precedente internazionale nella promozione dei modelli riparativi. Il suo impatto promuove l'effettiva reintegrazione dei giovani e contribuisce alla costruzione di società più giuste, inclusive ed eque.

Premiati i giovani borsisti del progetto Semillas a San Salvador

Il 17 gennaio 2025 si è svolta a San Salvador la cerimonia di premiazione dei giovani borsisti del progetto Semillas, al termine del primo anno di studi presso gli istituti tecnici ITCA-FEPADE.

All'evento hanno partecipato più di cinquanta giovani dei dipartimenti di La Libertad e La Paz, che hanno beneficiato di borse di studio di istruzione superiore per materie tecniche come meccanica, laboratorio chimico, logistica globale, gastronomia e sviluppo di software, tra le altre.

Sei studenti e studentesse si sono distinte per l'impegno dimostrato e i buoni risultati raggiunti e hanno ricevuto un diploma di riconoscimento dalla Viceministra della Diaspora e della Mobilità Umana Cindy Mariella Portal, dall'Ambasciatore d'Italia Paolo Emanuele Rozo Sordini e dal Rettore dell’ITCA-FEPADE Carlos Arriola.

Le borse di studio sono assegnate nell'ambito del progetto Semillas, che mira a generare inclusione socio-economica attraverso la formazione di giovani in tutto il Paese, al fine di creare opportunità di lavoro, contribuendo anche alla prevenzione della migrazione irregolare.

«El Salvador e l'Italia hanno una visione condivisa riguardo alle capacità ed eccellenze che ogni Paese può sviluppare attraverso i talenti che ognuno di noi possiede. È dovere degli Stati favorire la possibilità per ogni membro della società, a partire dalle nuove generazioni, di esprimere i propri talenti», ha dichiarato l'Ambasciatore Rozo.

«Questo ambizioso progetto non solo garantisce l'accesso all'istruzione attraverso il pagamento delle tasse accademiche, ma include anche altre componenti, ad esempio incentivi semestrali per il costo del trasporto, una copertura annuale per l'acquisto di strumenti e materiali, seminari di convivenza e assistenza psico-emotiva per lo sviluppo integrale», ha spiegato la viceministra Portal.

Il programma di borse di studio, che ha richiesto un investimento di più di € 282.000, va a beneficio di un totale di 124 giovani provenienti dai dipartimenti di La Libertad, La Paz, Santa Ana, Ahuachapán e La Unión, che studiano diverse carriere tecniche presso le sedi regionali di ITCA Fepade.

«È importante sottolineare che questi giovani provengono da dipartimenti in cui c'è bisogno di professionisti capaci, di persone impegnate nella loro comunità, quindi speriamo che i ragazzi possano diventare leader nella loro comunità, trasformando le aree in cui vivono», ha aggiunto il rettore Arriola.

All'evento hanno partecipato anche il Direttore dell'Ufficio Regionale di AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli, il Direttore della Segreteria Tecnica per il Finanziamento Esterno (SETEFE), Oscar Figueroa e la Direttrice della Mobilità Umana e Assistenza ai Migranti, Rosa Girón.

Semillas, il cui titolo completo è “Strategia governativa per la prevenzione della migrazione irregolare mediante la creazione di opportunità di sviluppo territoriale e delle persone”, è un progetto triennale dell’importo di € 2.5 milioni finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) realizzato dal Ministero degli Affari Esteri, attraverso la Direzione Mobilità Umana e Attenzione ai Migranti, dal Ministero dell'Ambiente e dal Consiglio Nazionale della Micro e Piccola Impresa (CONAMYPE).

Cambiemos el Tono: la campagna per l’eliminazione della violenza di genere

In occasione dei 16 giorni di attivismo per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Sede AICS di San Salvador ha lanciato la campagna “Cambiemos el Tono” (Cambiamo il tono) per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'uguaglianza di genere e sul diritto delle donne a una vita libera dalla violenza.

“Cambiemos el Tono” si riferisce al colore arancione della campagna globale ed è anche un invito a cambiare prospettiva nella società, in modo da valorizzare i diversi punti di vista che la compongono.

Dal 25 novembre al 10 dicembre, attori nazionali e internazionali di istituzioni, organizzazioni, società civile e aziende hanno stampato la loro impronta arancione sull'installazione artistica partecipativa “Una mano, una parola”, un albero le cui foglie testimoniano l'impegno per la parità di genere.

Il 10 dicembre, grazie al prezioso supporto dello studio legale Arias, abbiamo organizzato un evento di chiusura della campagna che ha riunito i rappresentanti di organizzazioni e aziende attive in diversi settori.

Lorenzo Leonelli, punto focale di genere dell'ufficio AICS di San Salvador, ha presentato la campagna “Cambiemos el Tono” e introdotto l'evento.

A seguire, la compagnia teatrale salvadoregna Entre Colores y Sombras ha messo in scena “El Tendedero de Gertrudis y Petra”, uno spettacolo che, attraverso un approccio ludico e partecipativo, riflette sui sogni delle donne e sugli ostacoli che devono superare per realizzarli.

È seguita la presentazione della Dott.ssa Lilian Arias, Socia Dirigente dello studio legale Arias, che ha sottolineato l'impegno dell’impresa per la parità di genere e il contributo significativo delle donne al suo successo in America Centrale.

Infine, Giulia Trobbiani, rappresentante della ONG italiana EducAid e responsabile del progetto PODER, finanziato dall'AICS, ha parlato della doppia vulnerabilità delle donne con disabilità in ambito educativo, lavorativo e culturale, a causa delle numerose barriere fisiche e sociali. Ha inoltre evidenziato esempi di donne con disabilità che, nonostante le difficoltà, sono riuscite a eccellere come professioniste e leader delle proprie comunità.

L'evento si è concluso con le parole del Direttore della Sede AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli, che ha sottolineato l'impegno della Cooperazione Italiana per la parità di genere e l'empowerment femminile. Tale impegno si riflette nell'adozione di specifiche linee guida sul tema e nell'assicurare il mainstreaming di genere in tutte le iniziative portate avanti dagli attori del Sistema Italia.

Presentata a San Salvador la Guida pratica per l’inclusione delle persone con disabilità nella vita comunitaria

Il 5 dicembre, presso l'Auditorium del Museo Nazionale di Antropologia Dr. David J. Guzman (MUNA) di San Salvador, si è svolto l'evento di lancio nazionale della Guida pratica per l'inclusione delle persone con disabilità nella vita comunitaria.

Questo importante e ambizioso documento è stato realizzato nell'ambito del progetto “PODER: Programma per l'inclusione occupazionale, difesa del diritto all'educazione e rivendicazione dei diritti delle persone con disabilità”, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un importo di 1,7 milioni di euro.

Il progetto PODER, di durata triennale, raggiunge 2.252 persone (52% donne), coinvolgendo 4 associazioni di persone con disabilità in 4 distretti (Santo Tomás, Santiago Texacuangos, Colón e Saragozza) e contando sul coordinamento di 5 partner (EducAid, Universidad Centroamericana José Simeón Cañas, Fundación Red de Sobrevivientes, PuntoSud e Rete Italiana di Disabilità e Sviluppo). PODER si sviluppa su tre assi principali: il rafforzamento dell'advocacy delle persone con disabilità (PCD) e delle loro organizzazioni, il sostegno alla formazione professionale delle PCD e la riduzione delle barriere fisiche nelle scuole e negli edifici pubblici attraverso opere infrastrutturali leggere.

«Per il Governo italiano, il sostegno alle persone con disabilità è un impegno fermo e storico» ha dichiarato l'Ambasciatore d’Italia Paolo Emanuele Rozo Sordini «L'approccio integrale al tema della disabilità è centrale per la Cooperazione italiana e si concretizza nel lavoro di EducAid e delle organizzazioni partner, che oggi lanciano questa importante Guida».

L’elaborazione della Guida è stata realizzata attraverso un processo partecipativo che ha coinvolto i partner del progetto, le istituzioni governative, le organizzazioni della società civile, i sostenitori dei diritti delle persone con disabilità, i leader della comunità con disabilità e/o i familiari/caregiver delle persone con disabilità.

«La Guida rappresenta un insieme di principi, criteri e standard minimi concepiti come riferimento per rispondere, attraverso soluzioni pratiche, ai bisogni, alle aspirazioni e alle richieste delle persone con disabilità», ha dichiarato Paolo Gallizioli, Direttore della Sede AICS di San Salvador.

«La Guida è la prova che questo approccio inclusivo e partecipativo è efficace: se le persone con disabilità sono messe in condizione di partecipare, generano sempre conoscenza e valore per l'intero Paese», ha aggiunto Riccardo Sirri, Direttore Esecutivo di EducAid.

Silvia Rowe, della Fondazione PuntoSud ha spiegato che la Guida identifica gli standard minimi in termini di destigmatizzazione, accesso ai servizi e integrazione delle persone con disabilità in ambito comunitario, istituzionale, sociale, economico e culturale.

«Qui abbiamo già eliminato barriere, siamo già vincitori. Al progetto hanno aderito diverse anime, i protagonisti sono le persone con disabilità, che guidano i nostri passi secondo il motto “Niente su di noi, senza di noi”» ha ricordato Giulia Trobbiani, Rappresentante di EducAid in El Salvador e Capoprogetto di PODER.

Alle parole delle istituzioni è seguito un dibattito con alcuni partecipanti dei GECO (Gruppi di stimolo comunitario), durante il quale hanno parlato della loro esperienza nell'elaborazione della Guida e dell'importanza di condividere questo strumento per responsabilizzare altre persone e dare sostenibilità al processo.

La giornata si è conclusa con la presentazione della campagna “Yo Puedo” (Io posso), che mira a promuovere una società inclusiva, dove ogni persona è vista come un soggetto con diritti e opportunità. La campagna prevede una serie di attività che contribuiranno a creare un ambiente favorevole alle persone con disabilità e alla loro piena partecipazione alla vita sociale, economica e culturale di El Salvador.

All'evento hanno partecipato la direttrice del Consiglio Nazionale per l'Inclusione delle Persone con Disabilità (CONAIPD), Cristina Herrera, rappresentanti del Ministero dell'Istruzione e dell'Istituto Nazionale dello Sport di El Salvador. All'evento ha partecipato anche una delegazione italiana di organizzazioni partner, tra cui il presidente della Fondazione PuntoSud, Federico Bastia.

Al via una nuova iniziativa su diritti culturali in El Salvador

Il 3 dicembre 2024 si è tenuto nel Teatro Nazionale di San Salvador l’evento inaugurale di una nuova iniziativa sulla promozione dei diritti culturali in El Salvador.

L’evento ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore d’Italia in El Salvador, Paolo Emanuele Rozo Sordini, e di importanti autorità della Repubblica di El Salvador, quali il Vicepresidente della Repubblica di El Salvador, Felix Ulloa, la Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, Suecy Callejas, il Ministro di Cultura Raúl Castillo, la Direttrice dell’Agenzia di Cooperazione Karla de Palma, oltre al Direttore dell’Ufficio Regionale per l’America Centrale e Caraibi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, Paolo Gallizioli.

L’iniziativa triennale “Rafforzamento dei Diritti Culturali attraverso la Promozione dello Sviluppo Sociale Inclusivo” è finanziata per un importo di 3,5 milioni di Euro dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e avrà come ente esecutore il Ministero di Cultura salvadoregno.

«Come Cooperazione Italiana, siamo convinti che la protezione e la promozione del patrimonio e delle risorse culturali debba essere un’azione cardinale per lo sviluppo sostenibile delle comunità e dei territori» ha dichiarato l’Ambasciatore Rozo Sordini.

L’iniziativa si declinerà in vari interventi, tra cui la realizzazione di opere di restauro, costruzione ed equipaggiamento di spazi culturali della rete teatrale e museale delle principali città salvadoregne (San Salvador, Santa Ana e San Miguel).

«Sono sicuro che ognuna delle azioni previste dal progetto ci permetterà di generare opportunità di apprendimento, al fine di recuperare il nostro patrimonio culturale a beneficio di tutta la popolazione salvadoregna» ha aggiunto il Ministro Castillo, ricordando che si interverrà per migliorare l’accessibilità delle infrastrutture a favore delle persone con disabilità.

«Stiamo vivendo un momento in cui la gente ha fame di programmazione culturale e siamo felici di partecipare in iniziative di cooperazione internazionale che promuovano l’accesso a spazi culturali per tutti» ha commentato la Deputata Callejas.

Oltre a ciò, l’intervento prevede di realizzare, attraverso la metodologia delle scuole laboratorio, un programma di formazione in liuteria e restauro del patrimonio immobiliare di valore culturale.

«In passato, per molteplici motivi, non abbiamo potuto godere dei nostri diritti in tema di cultura. Un popolo senza identità culturale è un popolo che non esiste. Oggi, noi salvadoregni, stiamo riscoprendo un orgoglio verso la nostra identità e questa iniziativa ci permetterà di recuperare spazi pubblici e opportunità nell’ambito artistico e culturale» ha concluso il Vicepresidente Ulloa.

Al via la campagna Yo Puedo per i diritti delle persone con disabilità in El Salvador!

Lunedì 11 novembre, la ONG italiana EducAid ha lanciato la campagna Yo Puedo, un movimento nazionale di sensibilizzazione sui diritti e l'empowerment delle persone con disabilità in El Salvador.

L'obiettivo della campagna è promuovere una società inclusiva, in cui ogni persona sia vista come un soggetto con diritti e opportunità. La campagna prevede una serie di attività che contribuiranno a creare un ambiente favorevole alle persone con disabilità e alla loro piena partecipazione alla vita sociale, economica e culturale di El Salvador.

La campagna si svolge nell'ambito dell'iniziativa triennale PODER, finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un importo di 1,7 milioni di euro e realizzata dalla ONG italiana EducAid in collaborazione con Fundación Red de Sobrevivientes, Universidad Centroamericana José Simeón Cañas (UCA), PuntoSud e Rete Italiana Disabilitá e Sviluppo. Da due anni, il progetto PODER sta promuovendo l'inclusione lavorativa, educativa, culturale e sociale delle persone con disabilità in quattro distretti dei dipartimenti di San Salvador e La Libertad: Santiago Texacuango, Santo Tomás, Colón e Zaragoza.

Giulia Trobbiani, Rappresentante Paese di EducAid, ha commentato che «la campagna Yo Puedo è il megafono del progetto PODER, che sta aprendo una breccia per l'eliminazione delle barriere materiali e immateriali che le persone con disabilità affrontano quotidianamente».

Roberto Reyes Meléndez, del team di consulenza della campagna, ha presentato la bandiera dell’Orgoglio della Disabilità, un simbolo di appartenenza che rappresenta la dignità e la forza di ogni persona con disabilità. Ogni colore della bandiera rappresenta le diverse esperienze di esistere di una persona con disabilità.

All'evento ha partecipato anche Paolo Gallizioli, Direttore dell'Ufficio AICS di San Salvador, il quale ha dichiarato che «per la Cooperazione Italiana sostenere le persone con disabilità è un impegno estremamente importante, poiché si tratta di una popolazione che vive in una condizione di grave vulnerabilità. Per questo motivo, contribuiamo a costruire spazi inclusivi che permettano a tutti di studiare, lavorare e vivere senza discriminazioni».

Significative le parole della presidente dell'Associazione delle persone con disabilità di Santiago Texacuangos, Idalia Martínez, che ha parlato della sua esperienza nel progetto PODER. «Stiamo scoprendo le nostre capacità, la diversità della nostra comunità e l'importanza di rendere visibili le persone con disabilità».

Per partecipare alla campagna o per ulteriori informazioni, inviare un'e-mail a: info@yopuedoelsalvador.org.

Si conclude in El Salvador il progetto La Nostra Scuola

Il 25 ottobre si è svolta a San Salvador la cerimonia di chiusura del progetto “La Nostra Scuola: inclusiva, equa e di qualità per tutte e tutti”, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzato da Save the Children in coordinamento con il Ministero dell'Istruzione di El Salvador (MINEDUCYT).

Il progetto da 2,5 milioni di euro si conclude dopo tre anni, durante i quali si è lavorato per consolidare una strategia di inclusione educativa con un approccio territoriale in El Salvador, attraverso un processo partecipativo che garantisse i principi di inclusione, equità e qualità educativa.

«Il lavoro che svolgiamo è in linea con la Ley Crecer Juntos [una legge salvadoregna per la protezione integrale dell’infanzia e dell’adolescenza, N.d.R], per creare un quadro di riferimento che possa guidare generazioni di educatori e che sia sostenibile oltre la durata del progetto», ha dichiarato Rocío Rodríguez, Direttrice di Save the Children El Salvador.

Infatti, il progetto ha rafforzato la leadership della comunità educativa, dando la possibilità a 600 persone, tra cui presidi, insegnanti, genitori e studenti, di assumere un ruolo attivo nella gestione dell'istruzione. Inoltre, sono state identificate 30 buone pratiche di educazione inclusiva e sono stati sviluppati strumenti per raccogliere dati che permettono alle scuole di valutare i progressi ottenuti e le strategie educative da attuare.

«La Cooperazione Italiana è sempre stata un punto di riferimento per l'adozione di linee guida per l'inclusione. Con questo progetto rafforziamo il nostro impegno per garantire l'accesso ai servizi educativi alle persone con disabilità» ha commentato Paolo Gallizioli, Direttore della Sede AICS di San Salvador.

Per raggiungere questo obiettivo, il progetto ha introdotto, grazie al socio Fondazione ASPHI, l'Atelier Materico Digitale, che ha rivoluzionato i metodi di insegnamento integrando la tecnologia in classe e preparando gli studenti con competenze rilevanti per il futuro posto di lavoro.

«Con questo progetto abbiamo avuto l'opportunità di rivolgerci direttamente agli studenti, che sono la ragione del nostro agire. Attraverso la promozione della partecipazione studentesca, abbiamo potuto ascoltare le voci dei principali attori del processo educativo, ovvero gli studenti», ha aggiunto Edgar Abrego, Direttore delle Modalità e dei Livelli Educativi del MINEDUCYT.

Infine, il progetto ha contribuito al supporto socio-emotivo agli studenti e all'aggiornamento di documenti normativi chiave per il funzionamento del Sistema Territoriale di Sostegno, al fine di rafforzare la sua capacità di risposta ai bisogni degli studenti.

San José firma il Patto di Milano sul Cibo

Firma MUFPP San José1

Il 23 ottobre 2024 il Sindaco di San José, Diego Miranda, insieme all’Ambasciatore italiano in Costa Rica, Alberto Colella, e il Direttore della Sede AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli, ha firmato l’atto formale di adesione al Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP), conosciuto anche come il Patto di Milano sul Cibo.

Lanciato dal Comune di Milano nel 2015, in concomitanza con l’Expo dal tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, il Patto è un accordo internazionale su politiche alimentari firmato da quasi 300 città in tutto il mondo. I firmatari s’impegnano, come si legge nel primo articolo del MUFPP, a sviluppare sistemi alimentari sostenibili che siano inclusivi, resilienti, sicuri e diversificati, che forniscano cibo sano e a prezzi accessibili a tutte le persone in un quadro basato sui diritti umani, che riducano al minimo gli sprechi e conservino la biodiversità, adattandosi e mitigando al contempo gli impatti dei cambiamenti climatici.

Firma MUFPP San José

 

La firma del Municipio di San José rientra nell’impegno della Cooperazione Italiana a rafforzare la rete del MUFPP nei Paesi d’intervento, contribuendo a diffondere le politiche alimentari nel dibattito italiano e internazionale.

Il Patto supporta le città firmatarie nello sviluppo di politiche alimentari innovative, rafforzando le competenze dei funzionari degli enti locali partecipanti attraverso webinar e il supporto diretto del Segretariato del MUFPP. Inoltre, le città firmatarie partecipano a proposte di progetto e ricevono supporto nell'identificazione di partner locali e internazionali per definire la loro politica alimentare e le azioni di implementazione. Tra i settori specifici di interesse del Municipio di San José, la gestione delle mense scolastiche e l’alimentazione degli anziani in difficoltà.

Ha partecipato da remoto anche Filippo Gavazzeni, Responsabile del Segretariato del MUFPP.