Inaugurazione del Centro Digitale di Formazione HOSAGUA in Guatemala

A Chiquimula, Guatemala, è stato inaugurato il Centro Digitale di Formazione HOSAGUA, uno spazio dedicato a potenziare le capacità digitali, imprenditoriali e finanziarie delle donne nella Regione del Trifinio, area compresa tra Honduras, Guatemala ed El Salvador.

Il centro mette a disposizione connessione internet, attrezzatura informatica e corsi di formazione digitale, con l’intento di ridurre la disparità tecnologica di genere.

L’attività è parte del programma MELyT, la cui seconda fase è realizzata da ONU Mujeres e finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). L’obiettivo dell’iniziativa è favorire l’empowerment femminile attraverso l’inclusione digitale e finanziaria, nonché la creazione di spazi di protezione sociale che agevolino la partecipazione delle donne nell’economia locale.

“Questo centro è uno spazio dove confluiscono l’educazione e la tecnologia per superare le barriere che affrontano le donne e costruire ponti verso un futuro più prospero ed equo” ha dichiarato Gloria Carrera Massana, Rappresentante Paese di ONU Mujeres Guatemala.

Il nuovo centro risponde alle richieste delle donne della Red HOSAGUA di migliorare le loro competenze informatiche per far crescere le loro attività commerciali ed elaborare proposte per progetti di servizi nel territorio.

“Sono molto felice che i sogni espressi possano vedersi realizzati grazie al supporto che la Cooperazione Italiana ha canalizzato attraverso MELyT. Si apre ora un mondo di connessioni, pensiamo già al futuro affinché si possa sfruttare al massimo questa opportunità e dare continuità al centro” ha commentato Paolo Gallizioli, Direttore della Sede AICS di San Salvador.

Il centro è stato attrezzato anche grazie al contributo del settore privato, in particolare CBC (The Central America Bottling Corporation) e FUNSEPA (Fundación Sergio Paiz Andrade), con le quali ONU Mujeres ha creato importanti sinergie per contribuire all’emancipazione economica delle donne nel territorio del Trifinio.

Pubblicata la Relazione sulla Valutazione Partecipativa dell’OIV

Nel corso del 2023 l’Organo Indipendente di Valutazione (OIV) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha realizzato quattro missioni nelle Sedi estere dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), tra cui anche quella di San Salvador.

La missione dell'OIV, orientata a valutare la percezione del lavoro della Cooperazione Italiana in El Salvador, è avvenuta tramite visite sul campo dal 22 al 25 ottobre 2023 e la compilazione di questionari ai portatori di interesse nel Paese: (i) enti governativi e partner istituzionali, (ii) enti esecutori e (iii) beneficiari.

Nel corso della missione, l’OIV ha visitato e incontrato gli attori coinvolti nei seguenti progetti finanziati dall’AICS: “PRENADES - Protezione delle Risorse Naturali e Sviluppo Locale Sostenibile nella Riserva della Biosfera Apaneca – Ilamatepec di El Salvador” (Città Metropolitana di Cagliari – AID 12314), “Strategie per la diffusione e consolidamento dell’inclusione scolastica a livello nazionale in El Salvador” (Save the Children - AID 11300), “REVICACAO - Sostegno alla filiera del cacao in America Centrale e Caraibi” (IILA – AID 11082) e “Riqualificazione socioeconomica e culturale del centro storico di San Salvador” (Ministero dell’Edilizia di El Salvador – AID 9696).

Inoltre, la visita ha previsto anche riunioni con i principali partner istituzionali e locali: il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, la Ministra dell’Edilizia, i rappresentanti del Ministero dell’Educazione e dell’Agenzia per la Cooperazione Internazionale di El Salvador (ESCO) e le rappresentanti di UN Women, oltre che con le organizzazioni della società civile, le ONG coinvolte nei progetti e i beneficiari.

Per conoscere la metodologia di analisi (quantitativa e qualitativa) e i risultati della valutazione, si rimanda alla Relazione sulla Valutazione Partecipativa dell’OIV.

 

Primi 40 appartamenti delle cooperative di edilizia abitativa nel centro di San Salvador

Il giorno venerdì 5 aprile, a San Salvador – El Salvador, si è tenuta una visita del progetto abitativo per 40 famiglie della cooperativa edilizia di mutuo soccorso ACOV-UVD, situata nel quartiere San Esteban.

Si tratta di uno dei complessi abitativi da realizzare nell’ambito del progetto “Riqualificazione socioeconomica e culturale del Centro Storico di San Salvador e della sua funzione abitativa mediante il movimento cooperativo”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ed eseguito dal Ministerio de Vivienda di El Salvador.

Il progetto della cooperativa ACOV-UVD, che risulta completato al 95%, comprende 40 appartamenti distribuiti in tre edifici da quattro piani, tre locali commerciali per famiglie imprenditrici, un salone multifunzionale, un’area verde, un sistema di acqua potabile e una cisterna. Gli appartamenti hanno un valore commerciale stimato di $ 60 000, le famiglie pagheranno tra il 30% e il 50% dell’importo in base al loro reddito.

La Ministra de Vivienda Michelle Sol ha evidenziato che il modello cooperativista ha diverse qualità, tra cui la proprietà collettiva, l’autogestione e il supporto mutuo. Le famiglie associate alla cooperativa sono coinvolte nelle varie fasi del processo di costruzione, rafforzando così le loro capacità gestionali, amministrative e di manodopera.

“L’Italia, attraverso la sua Cooperazione, è ancora una volta protagonista e promotrice di un intervento a favore delle salvadoregne e dei salvadoregni e del loro diritto a una casa dignitosa” ha commentato l’Ambasciatore d’Italia a San Salvador, Edoardo Pucci. Con questa iniziativa, s’intende riabilitare la funzione abitativa del Centro storico di San Salvador, un luogo “dove si possa sviluppare qualsiasi tipo di attività sociale, culturale e lavorativa in piena sicurezza, garantendo così lo sviluppo economico di questo Paese” ha aggiunto l’Ambasciatore Pucci.

“Vedere oggi la felicità delle famiglie che hanno lavorato per costruire la loro casa ci rende orgogliosi di aver dato un piccolo contributo per un grande traguardo. Questo progetto continua, l’obiettivo è quello di costruire un totale di 352 appartamenti” ha sottolineato il Direttore della Sede di San Salvador dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Lancio del progetto Closing the Caribbean Plastic Tap a San José, Costa Rica

Il giorno martedì 19 marzo, a San José – Costa Rica, si è tenuto l’evento di lancio del progetto “Closing the Caribbean Plastic Tap” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ed eseguito dall’International Union for Conservation of Nature (IUCN) in coordinazione con l'Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali (OECS), il Programma per l'Ambiente dei Caraibi (UNEP/CEP) e il Consorzio Bandiera Blu dei Caraibi (BFCC).

All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Costa Rica, Alberto Colella, la Direttrice Regionale di IUCN, Úrsula Parrilla, e il Titolare della Sede regionale AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli. Presenti anche rappresentanti di istituzioni locali, cooperazioni europee e organizzazioni internazionali.

«Per la sua posizione geografica, l’Italia si qualifica come una nazione marittima. Attraverso la nostra Cooperazione, mettiamo a disposizione le conoscenze e le capacità del Sistema Italia per affrontare le sfide che riguardano i mari a livello globale. Oggi presentiamo non solo un progetto, bensì anche la nuova politica regionale italiana nel settore della cooperazione» con queste parole ha aperto l’evento l’Ambasciatore Colella.

Il progetto, finanziato dall’AICS per un importo di € 2 M e della durata di tre anni, ha l’obiettivo di ridurre la dispersione dei rifiuti di plastica nelle isole dei Caraibi orientali di Antigua e Barbuda, Saint Lucia, Grenada, Saint Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis.

«Grazie al generoso sostegno del Governo italiano, il progetto Closing the Caribbean Plastic Tap ci permetterà di progredire nell'implementazione di soluzioni efficaci e socialmente inclusive per promuovere l'economia circolare e ridurre l'inquinamento da plastica nei Caraibi. In una regione la cui incomparabile ricchezza naturale è gravemente minacciata dalla triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell'inquinamento, e la cui prosperità dipende fortemente dalla salute degli ecosistemi marini e costieri, iniziative come questo progetto sono urgenti e indispensabili per aprire la strada a un impegno collettivo verso uno stile di vita più sostenibile» ha dichiarato Úrsula Parrilla.

Il progetto si concentrerà in particolare sui settori della pesca e del turismo, che hanno il maggiore impatto inquinante, puntando allo sviluppo di modelli integrati e socialmente sostenibili di blue economy. «Con questa iniziativa, AICS riafferma il suo impegno per la salvaguardare degli ambienti marini e terrestri, garantendo da un lato la sostenibilità ecologica attraverso la tutela delle risorse naturali, dall'altro la sostenibilità socioeconomica attraverso la creazione di opportunità di lavoro per le comunità locali» ha aggiunto Paolo Gallizioli.

Un ecografo e un bilirubinometro per l’Ospedale Nazionale di Chalchuapa

Si è tenuta lo scorso venerdì 16 febbraio la cerimonia di consegna di un ecografo e di un bilirubinometro all’Ospedale Nazionale di Chalchuapa, nell’area occidentale di El Salvador.

La consegna è avvenuta nell’ambito del progetto “Miglioramento funzionale dell’Ospedale Nazionale di Chalchuapa e sviluppo della rete integrata dei servizi di salute”, finanziato dalla Cooperazione Italiana per un importo di euro 2 milioni. Il progetto, svoltosi tra il 2007 e il 2011, mirava allo sviluppo del sistema sanitario locale favorendo, nello specifico, l’erogazione di cure ostetrico – ginecologiche, pediatriche e di emergenza indirizzate alla popolazione locale. L’iniziativa ha previsto la fornitura di strumenti ospedalieri, alcune opere civili di restauro e adeguamento di reparti, la formazione degli operatori per le suddette aree e la sensibilizzazione della comunità locale del Municipio di Chalchuapa sulla strategia di Assistenza Primaria.

Con gli interessi maturati sul residuo non speso del progetto, si è accordato con il Ministero di Salute locale di acquisire un ecografo e un bilirubinometro portatili, entrambi strumenti dedicati alla salute materno infantile.

“Questo rappresenta un salto di qualità nel servizio sanitario, non solo per la popolazione di Chalchuapa ma anche per quella dei municipi vicini, beneficiando in particolar modo il binomio madre-figlio” ha dichiarato il Dottor Mario Kelvin Hidalgo, Direttore dell’Ospedale.

L’Ambasciatore d’Italia Edoardo Pucci ha evidenziato l’impegno del suo Paese e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nel settore della salute, una delle priorità nell’intervento in El Salvador. A conferma di questo, ha richiamato la recente approvazione del finanziamento di 3,5 milioni di euro per la realizzazione dell'iniziativa "Nacer con cariño" (in italiano, Nascere con affetto) incentrata sulla formazione e la specializzazione di medici salvadoregni in varie specialità della pediatria, della neonatologia e della prima infanzia, sull'equipaggiamento dei centri sanitari e sul rafforzamento del sistema sanitario pubblico a livello nazionale.

La Viceministra per gli Affari Esteri, Adriana Mira, ha riconosciuto il costante impegno italiano in questo settore, supportando così gli obiettivi di El Salvador in tema di sviluppo, protezione e inclusione sociale.

Presenti all’evento anche il Titolare della Sede AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli, e la rappresentante di SETEFE (Segreteria Tecnica del Finanziamento Esterno), Patricia Jiménez.

Lancio del progetto AlimentAcción in Guatemala

Il mais è un alimento essenziale nella dieta della popolazione indigena guatemalteca

Il mais è un alimento essenziale nella dieta della popolazione indigena guatemalteca

Venerdì 9 febbraio, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Città del Guatemala, si è tenuto l'evento di lancio del progetto "AlimentAcción: Verso la sicurezza alimentare nelle comunità rurali e indigene maya, aumentando la disponibilità, l’accesso, il consumo e l’utilizzo adeguato di cibo sano, nutriente e variegato nelle famiglie con alta vulnerabilità alla malnutrizione cronica, con particolare attenzione a donne, bambini e persone con disabilità".

Tavolo d'onore dell'evento di lancio di AlimentAcción

 

Il progetto triennale, cofinanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un importo di € 1.748.530,00, è realizzato dall'Associazione Centro Orientamento Educativo (COE) in collaborazione con Asociación Vivamos Mejor, Asociación de Cooperación para el Desarrollo Rural (CDRO), Atz'anem K'oj, Consejo Nacional para la Atención de las Personas con Discapacidad (CONADI) e l'Università degli Studi di Milano.

Al tavolo d'onore dell'evento hanno partecipato l'Ambasciatore d'Italia in Guatemala, Paolo de Nicolo, il Direttore della Sede AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli, la Direttrice Generale di CONADI, Maria de los Angeles Zavala, e la Capo Progetto di COE, Marinella Bacchio.

L'Ambasciatore De Nicolo ha espresso il suo profondo apprezzamento per l'impegno del COE in settori fondamentali per le esigenze della società guatemalteca nelle aree rurali e per l'opportunità di mettere in rete i vari attori italiani, ONG e istituzioni, con quelli locali.

Il Direttore della Sede AICS di San Salvador ha partecipato al lancio del progetto

Alimentacción mira infatti a migliorare la sicurezza alimentare nei Dipartimenti di Totonicapán e Sololá, promuovendo la produzione e il consumo di alimenti sani, nutrienti e biodiversi attraverso pratiche agroecologiche.

La Cooperazione italiana finanzia questo tipo di iniziative per diversi motivi:

  1. Promuove la produzione e il consumo di alimenti sani e sicuri. Il Guatemala è una terra ricca di biodiversità e di conoscenze indigene. La conservazione delle colture ancestrali non solo contribuisce alla sicurezza alimentare delle popolazioni indigene, ma anche alla valorizzazione della cultura e della saggezza maya, fortemente intrecciata con i cicli di semina e raccolta;
  2. Sostiene le pratiche di produzione alimentare agro-ecologiche per un uso responsabile e sostenibile delle risorse naturali e per ridurre l'uso di sostanze chimiche che inquinano l'acqua e il suolo;
    Il rinfresco è stato realizzato dall'impresa sociale Alma de Colores

    Il rinfresco è stato realizzato dall'impresa sociale Alma de Colores

  3. Incoraggia la partecipazione delle donne che, producendo, comprando e cucinando gli alimenti, svolgono un ruolo fondamentale per la salute nutrizionale della famiglia. Il progetto aumenterà la consapevolezza delle donne sui loro diritti nell'ambito della sicurezza alimentare e rafforzerà il loro sviluppo come agenti di cambiamento nella comunità;
  4. Crea un contesto sociale accessibile e inclusivo per le persone con disabilità, incoraggiando la loro partecipazione e valorizzando le loro competenze in materia di cibo e nutrizione;
  5. Si prende cura della salute di bambine e bambini, la cui buona crescita dipende da una dieta sana, varia e nutriente. In Guatemala, la prevalenza della malnutrizione cronica nei bambini di età inferiore ai 5 anni è del 46,5%, più alta nelle aree rurali (53%), abitate principalmente da popolazioni indigene. I dipartimenti di Totonicapán e Sololá, con una prevalenza del 70% e del 65,6%, presentano dati ben superiori alla media nazionale. Questi dati confermano che investire nella sicurezza alimentare nel Corridoio Secco rimane una necessità. È estremamente importante continuare con questo impegno per garantire che nessun bambino manchi dei nutrienti essenziali per il suo buon sviluppo psicofisico.

Visita al CEDRACC

Visita al CEDRACC

"Con AlimentAcción, la Cooperazione Italiana promuove ancora una volta un intervento a favore dei diritti delle persone più vulnerabili, che è una delle priorità comuni tra Italia e Guatemala" ha commentato Paolo Gallizioli, ricordando che l'impegno della Cooperazione Italiana nel Paese è attualmente testimoniato dal sostegno a cinque iniziative a livello regionale e una, AlimentAcción, focalizzata esclusivamente sul Guatemala.

In occasione dell'evento di lancio del progetto, il Direttore Gallizioli ha visitato il Centro di Educazione allo Sviluppo Rurale e all'Adattamento ai Cambiamenti Climatici (CEDRACC), una scuola modello in cui vengono promossi i sistemi agroforestali e l'implementazione di tecnologie agroecologiche per la sostenibilità. Il CEDRACC fornirà formazione sulla produzione familiare di alimenti sani, biodiversi e nutrienti per migliorare la sicurezza alimentare e lo sviluppo di capacità micro-imprenditoriali per le famiglie indigene.

Documento di analisi dati del Settore Cultura e Sviluppo (2016-2022)

Aumentare l’efficacia e l’efficienza della cooperazione allo sviluppo sono alcuni degli obiettivi più importanti dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. La raccolta e l’analisi dei dati sono strumenti indispensabili per migliorare la qualità dei nostri interventi in termini di strategie e approcci da adottare.

Il documento di analisi dati del Settore Cultura e Sviluppo, a cura dell’Ufficio III – Team Cultura e dell’Unità Statistica, in linea con il Documento triennale di Programmazione 2021-2023, offre per la prima volta una panoramica delle attività dell’AICS nell’ambito del Settore Cultura e Sviluppo in termini descrittivi e finanziari, per il periodo 2016-2022.

 

Chiusura del progetto PRENADES in El Salvador

6/12/23. Con la fine del 2023, volge al termine anche il progetto "Protezione delle risorse naturali e sviluppo locale sostenibile nella Riserva della Biosfera Apaneca-Ilamatepec" (PRENADES).

L'iniziativa, finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha permesso la realizzazione di diverse attività in 10 dei 18 comuni che fanno parte della Riserva della Biosfera Apaneca-Ilamatepec, con l'obiettivo di aumentare la coesione sociale e territoriale, preservare le risorse naturali e migliorare le capacità di governance delle istituzioni locali.

PRENADES è stato coordinato dalla Città Metropolitana di Cagliari (Sardegna, Italia), supportata nella sua attuazione dal Comitato di Gestione della Biosfera Apaneca-Ilamatepec (CGRBA-I), dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI), dall'ONG salvadoregna Árboles y Agua para el Pueblo (AAP), dalla Fondazione italiana Soleterre e dalla Riserva Regionale Italiana del Parco Naturale e della Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo

La cerimonia di chiusura del progetto si è svolta mercoledì 29 novembre. Ad aprirla, un vivace concerto della talentuosa orchestra della Casa della Cultura di Sonzacate, che, grazie a PRENADES, ha ampliato la varietá di strumenti con flauti e ukulele. L'evento é stato un'occasione unica per condividere con le istituzioni e i beneficiari del progetto i risultati delle attività sviluppate nella Riserva negli ultimi due anni, tra cui i principali sono stati:

1) Creazione e/o rafforzamento di microimprese nei settori del turismo sostenibile, del commercio e dell'artigianato, con particolare sostegno alle donne.
2) Recupero e diffusione del patrimonio culturale immateriale della regione.
3) Rafforzamento istituzionale del comitato di gestione della riserva.
4) Monitoraggio dei bacini idrografici attraverso la mappatura del patrimonio naturale e lo sviluppo di un sistema di registrazione delle pressioni antropiche sulle risorse idriche.
5) Scambi tra la Riserva della Biosfera Apaneca-Ilamatepec e il Parco di Tepilora.

Durante l'evento, Andrés Sánchez, rappresentante del Ministero dell'Ambiente, ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra enti italiani e salvadoregni, impegnati su un tema rilevante come quello dell'ambiente. Come evidenziato da Armando Hernández dell'AAP, sono stati coinvolti diversi esperti, tra cui molti giovani salvadoregni appena laureati. Carla Cherchi, rappresentante di Cagliari, e Blanca de Sosa, presidente del Comitato di gestione, affiancate dal sindaco di Apaneca, Dario Vielman, hanno sottolineato l'importanza dello scambio tra le due Riserve e le due società, che ha permesso la reciproca condivisione di idee e lezioni apprese.

"Il punto di forza del progetto PRENADES è il suo approccio integrato al territorio della Riserva, che include fattori interconnessi come la conservazione dell'ambiente, la promozione di microimprese sostenibili e il recupero del patrimonio culturale", ha commentato Paolo Gallizioli, direttore dell'AICS.

Vittorio Rinaldi, rappresentante di Soleterre, e Dario Conato del CeSPI hanno sottolineato come sia fondamentale il lavoro svolto per sensibilizzare le nuove generazioni e rafforzare la capacità delle istituzioni di rispondere ai cambiamenti climatici, perché la tutela dell'ambiente non può essere solo ideologica, ma deve nascere da un impegno reale e dalla promozione di un'economia verde.

L'evento è stato anche un'occasione di dialogo con diversi attori attivi nel settore del turismo sostenibile e della tutela ambientale, grazie alla partecipazione di numerosi ospiti nazionali e internazionali, come l'Associazione honduregna per lo sviluppo (AHDESA).

Dopo le parole dei rappresentanti delle entità coinvolte, è stato anche possibile assistere al baile de los historiantes, una danza tradizionale che rappresenta la lotta tra mori e cristiani. L'esibizione é stata realizzata dalla Casa della Cultura de Salcoatitán, anch'essa beneficiaria della componente culturale di PRENADES. Inoltre, alcuni degli imprenditori beneficiari del microcredito hanno presentato i loro prodotti artigianali e i servizi turistici per scoprire le bellezze del territorio della Riserva, che comprende la Ruta de las Flores, una delle destinazioni più popolari di El Salvador.

16 giorni di attivismo_Voci di donne dal campo

6/12/23. Con la fine del 2023, volge al termine anche il progetto "Protezione delle risorse naturali e sviluppo locale sostenibile nella Riserva della Biosfera Apaneca-Ilamatepec" (PRENADES).

L'iniziativa, finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha permesso la realizzazione di diverse attività in 10 dei 18 comuni che fanno parte della Riserva della Biosfera Apaneca-Ilamatepec, con l'obiettivo di aumentare la coesione sociale e territoriale, preservare le risorse naturali e migliorare le capacità di governance delle istituzioni locali.

PRENADES è stato coordinato dalla Città Metropolitana di Cagliari (Sardegna, Italia), supportata nella sua attuazione dal Comitato di Gestione della Biosfera Apaneca-Ilamatepec (CGRBA-I), dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI), dall'ONG salvadoregna Árboles y Agua para el Pueblo (AAP), dalla Fondazione italiana Soleterre e dalla Riserva Regionale Italiana del Parco Naturale e della Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo

La cerimonia di chiusura del progetto si è svolta mercoledì 29 novembre. Ad aprirla, un vivace concerto della talentuosa orchestra della Casa della Cultura di Sonzacate, che, grazie a PRENADES, ha ampliato la varietá di strumenti con flauti e ukulele. L'evento é stato un'occasione unica per condividere con le istituzioni e i beneficiari del progetto i risultati delle attività sviluppate nella Riserva negli ultimi due anni, tra cui i principali sono stati:

1) Creazione e/o rafforzamento di microimprese nei settori del turismo sostenibile, del commercio e dell'artigianato, con particolare sostegno alle donne.
2) Recupero e diffusione del patrimonio culturale immateriale della regione.
3) Rafforzamento istituzionale del comitato di gestione della riserva.
4) Monitoraggio dei bacini idrografici attraverso la mappatura del patrimonio naturale e lo sviluppo di un sistema di registrazione delle pressioni antropiche sulle risorse idriche.
5) Scambi tra la Riserva della Biosfera Apaneca-Ilamatepec e il Parco di Tepilora.

Durante l'evento, Andrés Sánchez, rappresentante del Ministero dell'Ambiente, ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra enti italiani e salvadoregni, impegnati su un tema rilevante come quello dell'ambiente. Come evidenziato da Armando Hernández dell'AAP, sono stati coinvolti diversi esperti, tra cui molti giovani salvadoregni appena laureati. Carla Cherchi, rappresentante di Cagliari, e Blanca de Sosa, presidente del Comitato di gestione, affiancate dal sindaco di Apaneca, Dario Vielman, hanno sottolineato l'importanza dello scambio tra le due Riserve e le due società, che ha permesso la reciproca condivisione di idee e lezioni apprese.

"Il punto di forza del progetto PRENADES è il suo approccio integrato al territorio della Riserva, che include fattori interconnessi come la conservazione dell'ambiente, la promozione di microimprese sostenibili e il recupero del patrimonio culturale", ha commentato Paolo Gallizioli, direttore dell'AICS.

Vittorio Rinaldi, rappresentante di Soleterre, e Dario Conato del CeSPI hanno sottolineato come sia fondamentale il lavoro svolto per sensibilizzare le nuove generazioni e rafforzare la capacità delle istituzioni di rispondere ai cambiamenti climatici, perché la tutela dell'ambiente non può essere solo ideologica, ma deve nascere da un impegno reale e dalla promozione di un'economia verde.

L'evento è stato anche un'occasione di dialogo con diversi attori attivi nel settore del turismo sostenibile e della tutela ambientale, grazie alla partecipazione di numerosi ospiti nazionali e internazionali, come l'Associazione honduregna per lo sviluppo (AHDESA).

Dopo le parole dei rappresentanti delle entità coinvolte, è stato anche possibile assistere al baile de los historiantes, una danza tradizionale che rappresenta la lotta tra mori e cristiani. L'esibizione é stata realizzata dalla Casa della Cultura de Salcoatitán, anch'essa beneficiaria della componente culturale di PRENADES. Inoltre, alcuni degli imprenditori beneficiari del microcredito hanno presentato i loro prodotti artigianali e i servizi turistici per scoprire le bellezze del territorio della Riserva, che comprende la Ruta de las Flores, una delle destinazioni più popolari di El Salvador.

16 giorni di attivismo: Voci di donne

In occasione dei 16 giorni di attivismo per l'eliminazione della violenza contro le donne, vogliamo dare spazio alle storie di donne coraggiose ed emancipate. Attraverso le loro parole, scopriamo la loro voglia di imparare, il loro desiderio di motivare altre donne ad avviare un'attività in proprio e la forza della sorellanza per crescere personalmente e come comunità.

Silvia Maribel Zamora Mérida, participante al proyecto Lempa Vivo, cuidadora de la naturaleza y de su familia

Silvia Maribel Zamora Mérida, custode della natura e della sua famiglia

 

Silvia Maribel Zamora Mérida, partecipante al progetto Lempa Vivo, custode della natura e della sua famiglia

"[Il progetto Lempa Vivo] ha rafforzato in me la necessità di produrre cibo sano e di prendermi cura dell'ecosistema valorizzando le conoscenze ancestrali, così come l'uso del suolo senza sfruttarlo. [...] Ho imparato cosa significa l'espressione milpa e l'ho applicata seminando diverse specie di colture nello stesso terreno. L'uso di colture diversificate e della riserva d'acqua mi hanno aperto gli occhi su come usare la mia terra, è stato affascinante per me scoprire l'infinità di microrganismi di cui il suolo è ricco e come posso usarli seguendo il processo appropriato che ci è stato indicato. Avere imparato a creare la mia banca di semi e a come conservarli senza bisogno di applicazioni chimiche, mi ha convinta a scegliere, praticare e promuovere definitivamente tutto ciò che è ecologico e favorire così la salute delle persone che mi circondano".

 

 

 

 

Allison Acoña

Allison Acoña, panettiera e imprenditrice

Allison Acoña, partecipante al progetto Prenades, panettiera e imprenditrice

"A causa della chiusura di tutte le attività economiche durante la pandemia, sono stata costretta a inventarmi un lavoro. Guardando alcuni video su Youtube, ho inizato a infornare e vendere pane, adattando le ricette in base alle richieste dei miei vicini". A poco a poco, la piccola impresa è cresciuta e, grazie al microcredito offerto dal progetto PRENADES, Allison ha migliorato il servizio offerto ai suoi clienti, spostando la cucina in un altro spazio, e ora sogna di aprire una filiale ad Ataco, una localitá turistica in El Salvador. "Voglio avere un impatto positivo sui giovani di Santa Ana, creare una comunità di donne e giovani imprenditori che abbiano qualcosa da offrire alla loro città".

 

 

Banquito “Mujeres Candelareñas”, , un grupo de ahorros y préstamo de mujeres de Candelaria de la Frontera, Chalchuapa, Santa Ana El Salvador.

Gruppo di risparmio “Mujeres Candelareñas”

Anonima, partecipante al progetto MELYT, madre single

Una partecipante al programma, che preferisce rimanere anonima, racconta come ha superato gli ostacoli imposti dal suo ruolo di madre, trovando in MELYT un percorso di scoperta di sé e di crescita personale e comunitaria. "Preparavo da mangiare a mio figlio e poi trovavo sempre il tempo per partecipare alle riunioni [con altre donne]", dice, mostrando la sua determinazione a formarsi e a condividere le sue conoscenze con altre donne. Racconta quanto sia importante ricevere supporto per affrontare problemi comuni a molte donne, meno visibili ma critici, come la violenza psicologica. "Possiamo coinvolgere una psicologa nelle nostre riunioni, che possa aiutare chi é in un momento di diffcioltá", spiega, sottolineando come questo tipo di supporto sia essenziale per lavorare su aspetti emotivi e psicologici spesso trascurati.