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Si chiude il IV Foro Centroamericano sull’inclusione finanziaria
San Salvador, 13/10/2023. Si é chiuso ieri, presso l'Hotel Sheraton Presidente di San Salvador, l'appuntamento di due giorni del IV Forum Centroamericano sull'Inclusione Finanziaria dal tema: "Per una ripresa economica trasformativa: quali cambiamenti stanno avvenendo nell'ecosistema finanziario?", promosso da UN Women in El Salvador e dalla Banca Centroamericana per l'Integrazione Economica (BCIE), in alleanza con le principali istituzioni finanziarie della regione. Dal 2019, questi forum generano uno spazio di scambio e riflessione sull'inclusione finanziaria e il suo impatto sociale con una prospettiva di genere in America Centrale. Questa edizione è stata sostenuta dal programma regionale MELyT II (Donne, economia locale e territori) attuato da UN Women nei Paesi settentrionali dell'America Centrale e finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Il programma punta a consolidare le azioni strategiche implementate durante la prima fase, ovvero il supporto alle donne imprenditrici e la promozione di servizi e prodotti finanziari, in alleanza con la BCIE ed altre istituzioni finanziarie, e l’ampliamento dell’offerta di servizi di assistenza tecnica, digitalizzazione e accesso al mercato.
Il forum aveva due obiettivi principali:
1) condividere le migliori pratiche e le lezioni apprese per ridurre i divari di genere nell'accesso al capitale e per promuovere investimenti che rispondano alle esigenze di genere,
2) migliorare il dialogo e la collaborazione con gli attori dell'ecosistema finanziario impegnati nella parità di genere.
Hanno per questo partecipato attori di diversi settori, tra cui le imprese del sistema finanziario, istituzioni governative, agenzie di cooperazione internazionale, imprenditrici, aziende che promuovono la parità di genere, aziende con prodotti/servizi finanziari pensati per soddisfare le necessitá di donne e ragazze.
A dare le parole di apertura per l'inaugurazione del Forum, sono intervenuti: Miriam Bandes, Rappresentante di ONU Mujeres El Salvador, MarÃa Luisa Hayem Brevé, Ministra dell'Economia della Repubblica di El Salvador, Morena Valdez, Ministra del Turismo della Repubblica di El Salvador, Armando Navarrete, Economista Capo della BCIE, Edoardo Pucci, Ambasciatore d'Italia in El Salvador Charles Schmit, Referente dell'Ambasciata del Gran Ducato del Lussemburgo in Costa Rica.
É seguita un'interessante presentazione su "Genere e accesso al capitale" da parte della Professoressa Eliana La Ferrara, Docente di Politiche Pubbliche alla Harvard Kennedy School. Dallo studio analizzato emerge che le norme sociali e culturali spesso limitano l’autonomia delle donne nei processi decisionali, così come l’accesso a risorse e tecnologie. Allo stesso modo, la mancanza di prodotti e servizi finanziari adeguati creano ostacoli all'emancipazione economica delle donne. Per questo l'inclusione finanziaria può essere realizzata solo quando le donne abbiano il controllo delle risorse economiche e ciò è possibile quando siano loro accessibili prodotti finanziari sostenibili da un punto di vista di genere. Sulla pagina di J-PAL si trova la presentazione dello studio in inglese.
A questo proposito, i relatori della prima sessione hanno discusso delle innovazioni promosse dall'ecosistema finanziario per consentire alle imprenditrici di accedere a prodotti o servizi che connettano e potenzino le loro imprese. Al dibattito hanno partecipato anche portavoce del Banco Hipotecario di El Salvador e della BCIE, che hanno presentato i passi in avanti che si sono fatti negli ultimi anni per venire incontro alle esigenze di donne imprenditrici che vivono in contesti rurali. Ritengono che la diversificazione dei prodotti e l'educazione finanziaria abbiano inciso positivamente sull'inclusione economica delle donne. Dello stesso avviso è Mayra Falck, Consulente di Inclusione Finanziaria di ONU Mujeres, che mette l'accento sull'importanza della trasmissione e condivisione delle conoscenze sull'accesso al mercato e ai piccoli crediti offerti dalle banche.
Nel pomeriggio sono seguiti dei tavoli di lavoro che hanno permesso di riflettere sui differenti livelli di divario nell'inclusione finanziaria delle donne: economico, tecnologico e di tempo. In una società che si basa sul lavoro di cura (cuidado) gratuito quasi sempre affidato alle donne, queste ultime hanno poco opportunità per sviluppare un proprio percorso imprenditoriale, anche laddove ci fossero le condizioni finanziarie favorevoli. Per questo il programma MELyT II punta a creare degli spazi comunitari dove il cuidado sia una responsabilità condivisa ed equilibrata, che rispetti il desiderio delle donne di seguire percorsi di formazione economica e digitale, elementi essenziali alla loro emancipazione.
Nella seconda giornata si è dato spazio all'importante tema della digitalizzazione per accelerare l'inclusione e aumentare la resilienza delle donne nell'ecosistema imprenditoriale. In particolare, si è evidenziato il dato secondo il quale il cambiamento climatico incide negativamente sulle donne, soprattutto nelle aree rurali, dove le piccole imprese nel settore agricolo e del turismo a gestione femminile sono messe in pericolo da fluttuazioni nel mercato o calamità naturali. Per questo si ritiene fondamentale includere nei progetti a sostegno dell’emancipazione delle donne una componente di sostenibilità ambientale con prospettiva di genere.
Sulla pagina dell'evento è possibile accedere al programma completo con i relatori, pubblicazioni, presentazioni, risorse e notizie sul tema dell'inclusione finanziaria e dell'empowerment economico delle donne.