La Cooperazione Italiana e il Covid-19

Il Covid-19 non conosce frontiere. L’epidemia è una crisi mondiale. Il governo italiano ritiene che la risposta debba essere mondiale secondo il principio che nessuno è al sicuro fino a quando tutti non sono al sicuro. La Cooperazione Italiana è il principale strumento con il quale l’Italia partecipa, insieme alla comunità internazionale, alla risposta della crisi del Covid-19. L’Italia tramite la Cooperazione Italiana partecipa alla lotta della comunità internazionale al coronavirus. Svolge un ruolo da protagonista nelle coalizioni internazionali per trovare una cura al Covid-19 e alle grandi malattie infettive. Sostiene l’azione delle principali organizzazioni internazionali per contrastare la crisi alimentare generata dall’epidemia.

Partecipa all’iniziativa Team Europe lanciata dalla Commissione Europea per aiutare i paesi partner a fronteggiare l’emergenza coronavirus. Pur essendo tra i paesi più colpiti dal virus l’Italia è stata fin da subito tra i principali protagonisti dello sforzo della comunità internazionale per affrontare questa grande sfida. Il Presidente del Consiglio Conte è autore e firmatario, insieme ad altri importanti leader mondiali, della lettera appello alla mobilitazione della comunità internazionale. In risposta il 4 maggio è stata convocata The World Againist COVID, una conferenza internazionale promossa anche dall’Italia, che ha raccolto la cifra di 7,4 miliardi di euro. A The World Againist Covid, il Presidente Conte ha annunciato un finanziamento dell’Italia di 140 milioni per la lotta al coronavirus e alle altre malattie infettive. Di questi, 120 milioni sono destinati all’Alleanza Globale per i Vaccini e l’Immunizzazione e sosterranno campagne di vaccinazione a favore di 300 milioni bambini per 18 malattie infettive letali e la ricerca del vaccino anti Covid-19.

La Cooperazione Italiana è da anni uno dei principali donatori delle alleanze globali per la lotta alle malattie infettive e delle campagne di vaccinazione per milioni di bambini nel mondo. Le alleanze globali lavorano anche con le aziende farmaceutiche e con i più importanti centri di ricerca italiani impegnati nella ricerca dei vaccini e nella lotta al Covid-19.

Il direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite David Beasly davanti al consiglio di sicurezza dell’ONU ha ricordato che il Covid-19 rappresenta una catastrofe umanitaria che innalzerà da 135 a 265 milioni il numero di persone nel mondo che quest’anno soffriranno la fame.

In una recente intervista la vice ministra per affari esteri Emanuela del Re ha affermato che l’Italia  ha un enorme esperienza nel settore della sicurezza alimentare. Molti progetti italiani di cooperazione allo sviluppo si concentrano sull’agricoltura con importanti risultati. Noi italiani sappiamo creare filiere alimentari capaci di resistere agli shock come quello del Covid-19.

Forte di una cultura alimentare tra le principali al mondo l’Italia ospita a Roma il polo internazionale agroalimentare delle Nazioni Unite, agenzie tra cui FAO e PAM i cui progetti ricevono importanti finanziamenti dalla Cooperazione Italiana. L’Italia ospita e finanzia istituzioni internazionali che operano per fornire assistenza ai paesi in via di sviluppo in questa emergenza umanitaria e alimentare. A Bari è presente da decenni l’istituto agronomico del mediterraneo di Bari. Nei pressi di Roma si trova Bioversity il centro internazionale per l’agricoltura tropicale. A Brindisi, l’Italia ospita la base delle Nazioni Unite da cui partono i voli umanitari gestiti dal PAM.

La Cooperazione Italiana contribuisce alla risposta internazionale alle conseguenze del coronavirus rafforzando il sostegno alle agenzia ONU del polo alimentare ospitate a Roma e ai centri di eccellenza internazionale presenti nel nostro paese. Lo scorso 8 aprile l’Unione Europea e gli stati membri hanno lanciato la Team Europe Response un pacchetto di iniziative che sommano gli interventi di commissione e stati membri in risposta alla pandemia nei paesi in via di sviluppo per uno stanziamento totale di circa 20 miliardi di euro: 15 miliardi della commissione 5 degli stati membri. L’Europa è il primo donatore mondiale nel settore della cooperazione allo sviluppo. Il Team Europe è il primo caso di azione congiunta e coordinata dell’Unione Europea e degli stati membri nel settore della cooperazione allo sviluppo. Il settore in cui si concentra sono l’assistenza umanitaria, il settore sanitario e l’aiuto economico. L’Italia è parte del Team Europe e partecipa con stanziamenti bilaterali, destinati ai singoli paesi, e multilaterali, a favore delle organizzazioni internazionali impegnate nella risposta alla pandemia.

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