Nell’ambito del progetto “Rafforzamento del Ministero della Cultura della Presidenza attraverso la valorizzazione dei Beni Culturali“, è stata inaugurata ieri, 7 marzo, la prima Scuola di arti e mestieri tradizionali nella città di Zacatecoluca, La Paz, a El Salvador.
L’esecuzione del progetto è stata affidata all’Università Roma Tre congiuntamente alla controparte, la Segreteria di Cultura della Presidenza di El Salvador (SECULTURA) attraverso un finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con un fondo di 1 milione di dollari. Tra le altre istituzioni coinvolte vi sono anche l’Università di El Salvador (UES) e il Comune di Zacatecoluca.
L’obiettivo generale del progetto é sostenere le politiche di sviluppo del Paese, in particolare la lotta alla povertà e il contrasto alla diffusione della violenza giovanile, causa importante del deficit di sicurezza del Paese, attraverso l’utilizzo organico di programmi di formazione e di diffusione della conoscenza nell’ambito di una strategia di azione organica e di carattere nazionale che si attua in settori del patrimonio culturale.
Il progetto mira a ripristinare, promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale materiale e immateriale, rafforzando l’identità popolare, mira inoltre a formare il capitale sociale qualificato e infine rafforzare Secultura per lo sviluppo socio-economico locale sostenibile per combattere la povertà.
Il progetto è coerente con il Piano di sviluppo sociale di Secultura e con i progetti di sviluppo strategici nel campo della cultura, con una particolare attenzione sulla crescita economica.
In totale il progetto prevede la creazione di tre scuole attive a Zacatecoluca, Izalco e San Salvador, con la partecipazione di circa 50 giovani (uomini e donne) con un’età minima di 18 anni e disoccupati, che saranno selezionati dalle comunità vicine. La scuola di formazione avrà come obiettivo principale quello di favorire il riavvicinamento sociale, il potenziamento delle forme di tutela del patrimonio culturale, tangibile e intangibile, attraverso il recupero e la valorizzazione delle conoscenze tradizionali a rischio di estinzione, sia quelle relative alle tecniche costruttive architettoniche, sia ai processi di produzione dell’artigianato.
A Zacatecoluca, la scuola prevede un workshop di formazione per 50 giovani. Nel corso dell’anno sarà riabilitata la vecchia stazione ferroviaria, sarà costruito un edificio ad uso della comunità. Al termine del corso verrà creata una cooperativa che permetterá ai giovani di essere inseriti nel mondo del lavoro.
Il progetto ha richiesto la creazione di una grande rete di enti differenti tra cui l’Istituto Italo Latino Americano, la Universidad de El Salvador, il Ministero della Pubblica Istruzione, il Ministero dei Lavori Pubblici, CONAMYPE e la Fondazione Salvadoregna per lo Sviluppo e dell’edilizia abitativa.
All’attività hanno partecipato Francisco Salvador Hirezi Morataya, sindaco di Zacatecoluca, Silvia Elena Regalado, la Segretaria della Cultura della Presidenza, SECULTURA; Eliud Ayala, vice ministro dei Lavori pubblici, dei trasporti, (MOP); Marco Falcone direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, la Prof. Elisabetta Pallottino, Direttrice del Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre; Prof. Mario Micheli, direttore del progetto e rappresentante dell’Università degli Studi Roma Tre in El Salvador, e il Prof. Arch. Michele Zampilli, Università Roma Tre.
Il direttore dell’AICS Marco Falcone, rivolgendosi alla comunitá di Zacatecoluca, ha sottolineato che il patrimonio culturale è importante in quanto eredità che ci lega al passato, e che allo stesso tempo si rende presente e tangibile. Non è passato morto, antiche rovine, facciate fatiscenti: é passato incarnato nel presente.
Inoltre, ha continuato Falcone, il patrimonio culturale è di tutti, é un bene comune. Allo stesso tempo pertanto, il recupero e la conservazione del patrimonio culturale sono affare di tutti, non solo dello Stato e delle istituzioni.
La segretaria di Secultura Silvia Elena Regalado ha ribadito che la cultura é l’impulso dello sviluppo, é il motore di una societá giusta ed inclusiva.
Secondo Mario Micheli, direttore del progetto, “attraverso questa iniziativa la storia non si nega ma si riscatta”. Inoltre, ha continuato, la forza di questo progetto sta nell’essere umano, nel gruppo che lavora, nei giovani beneficiari che lavorano.
fonte esterna: Aise