El Salvador – Percorsi di educazione inclusiva e innovativa per prevenire la violenza giovanile

Concepción Quezaltepeque – Il 26 ottobre scorso le organizzazioni della società civile Soleterre Onlus ed EducAid, insieme al Collettivo di Donne e Uomini Imprenditori di Chalatenango e in partenariato con il ministero salvadoregno dell’Educazione (MINED), hanno lanciato il progetto “Escuelas y comunidades inclusivas para otra ciudadanía: alleanza comunitaria per l’inclusione sociale e la prevenzione della violenza nel Dipartimento di Chalatenango”.

All’apertura dell’iniziativa hanno partecipato il direttore della Direzione dipartimentale di Chalatenango del MINED José Matías Varela, la direttrice del Centro Educativo di Concepción Quezaltepeque Antonia León, la delegata dell’AICS Martina Stelzig, il rappresentante Paese per Soleterre Onlus Christian Olivieri, la rappresentante Paese per EducAid Elena Modolo e la coordinatrice del progetto per Soleterre Onlus Ana Concepción Castillo.

I partner dell’iniziativa mirano a contribuire a prevenire e ridurre la violenza giovanile attraverso l’attivazione e il rafforzamento di dinamiche partecipative di sviluppo locale con lo scopo di promuovere un sistema educativo integrale e di qualità, capace di includere i gruppi piú vulnerabili della popolazione. In particolare, il progetto ha come obiettivo l’aumento della partecipazione dei giovani ai sistemi educativi formale e informale attraverso la sperimentazione e la misurazione dell’efficacia di pratiche innovative per l’inclusione sociale e la risoluzione pacifica dei conflitti.

Le attività del progetto saranno concentrate nel dipartimento di Chalatenango e si svilupperanno grazie a un finanziamento AICS del valore di 1,6 milioni di euro e al contributo delle controparti di circa 110mila euro. I beneficiari diretti comprendono 10 centri educativi, docenti, direttori scolastici, personale del ministero e circa 400 studenti tra i 7 e i 18 anni.

Attraverso le attività progettuali saranno rafforzate le abilità e le conoscenze di tutti gli attori coinvolti – studenti, insegnanti, famiglie, associazioni locali – con il fine di promuovere pratiche di relazione, convivenza e risoluzione pacifica dei conflitti. Inoltre, i partner di progetto andranno a promuovere l’apertura di spazi di dialogo e di scambio di buone pratiche tra il settore pubblico e quello privato per lo sviluppo di politiche educative e di prevenzione della violenza.

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